Dintorni

SATURNIA

Dal Fantone si parte in direzione di Murci. Al primo bivio si gira a sinistra. Sempre in discesa fino al fosso, si attraversa il Fiascone e si continua dritto sulla strada sterrata. Passata la Fornacina, la strada fa 90° a sinistra e dopo 100 m di nuovo 90° a destra. Si arriva sulla strada dell’Usi. Si gira a destra e si trova l’indicazione per Saturnia.
Saturnia è un piccolo paesino con una piazza molto affascinante ma soprattutto famosa per le sue terme con acqua sulfurea che ha una temperatura di 37° durante tutto l’arco dell’anno. La cascata con le sue vasche naturali è unica.
Nel centro termale vi aspettano le piscine di diverse dimensioni e profondità ed un’equipe di medici e massaggiatori per trattamenti estetici, rilassanti e curativi. Un completo centro benessere.
Su prenotazione di persona al ricevimento si può accedere ai campi da golf

ETRUSCHI

Civiltà esistente tra l’ottavo e undicesimo secolo avanti Cristo. L’inizio dell’età del ferro porta ad una generale riorganizzazione del territorio con la nascita d’insediamenti su vasti pianori tufacei nelle vicinanze d’importanti corsi d’acqua. L’attività prevalente di questi villaggi era l’agricoltura e l’allevamento ma si conosce una crescita dell’attività artigianale (soprattutto la metallurgia) ed artistica, grazie alla quale si sviluppa un’attività marinara e iniziano i primi commerci con il mondo Greco.
Le città Etrusche divengono il fulcro della vita politica, religiosa ed economica. Il processo si perfeziona nei secoli successivi e porta alla nascita di veri sistemi di potere: i Città-stato.
Necropoli Etrusche risalenti all’inizio del settimo secolo si trovano in località Puntone e Pian di Palma: tombe scavate sottoterra a camera unica, con tetto in travertino, precedute da un corridoio d’accesso in discesa. In Campo delle Caldane si trova un sepolcro composto di lastre di travertino affiancate a formare le pareti e coperte da un unico lastrone posto orizzontale. La camera che contiene il sepolcro è poi racchiuso da altre lastre di travertino e poi ricoperta di terra a dare la classica forma tondeggiante.

MONTEMERANO

Abitato medievale degli Aldobrandeschi (12° secolo) caduta in mano alla famiglia dei Baschi nel 13° secolo. Nel 14° secolo fa parte dello stato del comune di Siena. Questo ha fatto costruire le cinte murarie esterne e le fortificazioni. La parte più alta del paese è il più antica.
Si entra al castello attraverso una porta ad arco che testimonia di una cinta muraria esterna a protezione del nucleo abitativo più antico. All’interno la piazza del castello e la piazza del forno sulle quali si affacciano le caratteristiche abitazioni.
Fuori del nucleo centrale, l’abitato è distribuito lungo due vie che girano intorno al castello.

SCANSANO

La tradizione vinicola della zona di Scansano risale ai tempi dell’imperatore Aureliano (250-275 d.C.). L’antica tradizione ha portato di recente al riconoscimento del marchio DOC del Morellino di Scansano, prodotto principalmente con le uve di S.Giovese, un vino rosso rubino con aroma fruttato e vinoso da servire a tutto pasto. Da non perdere il “museo della vite e del vino” nel Palazzo Pretorio.
Nel 1200 la Maremma si presenta come una fitta rete di Castelli. Nel territorio Scansanese troviamo i castelli di Montorgiali, il Cotone e di Montepò: fortezza delimitata ai suoi angoli da quattro torri.
Il convento del Petreto fatto costruire da Guido Sforza, nel 1507, è il più importante e tipico esempio d’architettura rinascimentale religiosa della zona.
Mercato di venerdì e mercatino dell’antiquariato la prima e la terza domenica del mese.

ROCCALBEGNA

Borgo medievale del 1300, dominata dalle montagne e la rocca. Possesso della famiglia degli Aldobrandeschi (famiglia d’origine Longobarda che inizia la sua espansione ottenendo, da parte di Ludovico II, la proclamazione (nel 862) per la costituzione della contea Aldobrandesca in Maremma). Tutti i centri abitati della valle del Fiora sono un loro possesso. Più tardi il paesino passa sotto il potere della repubblica di Siena.
L’avanzata senese (interessati alla conquista di uno sbocco sul mare) nell’inizio del 15° secolo, riesce ad annettere molte terre di proprietà delle antiche contee aldobrandeschi, costruisce cinte murarie e fortificazioni (cassero) Dopo continue lotte Manciano e Sovana, Sorano e Pitigliano vanno in mano alla famiglia degli Orsini (Roma), mentre Scansano rimane alla famiglia degli Sforzi (Siena).

L’architrave del portone della chiesa è rimasto inclinato dopo un movimento del terreno (frequenti nel passato). All’interno affreschi e quadri della scuola Senese (16° secolo).
Bosco dei Rocconi del WWF 0564-989115, chiuso giovedì e venerdì.
Riserva naturale del Pescinello

Fonte: www.comune.roccalbegna.gr.it

ROSELLE

Abitato d’epoca Romana con resti d’epoca Etrusca.
A partire della meta del II secolo avanti Cristo, Roma comincia il suo dominio in terra Etrusca attraverso la fondazione di colonie nel territorio delle città conquistate. Costruiscono strade, ponti e porti.
In molti casi, gli abitati sono incendiati e addirittura rasi al suolo (per esempio Ghiaccio Forte a Scansano) mentre altri sono stati risparmiati (Sovana).

GROSSETO

Nato come luogo di ristoro per viaggiatori, situato in mezzo alle paludi. Nel medioevo prende forma la città e sotto il dominio dei Medici sono costruite le mura Medicee di forma esagonale, che ancora oggi delimitano il centro storico della città. In estate tutti gli uffici ed i cittadini più illustri si trasferivano a Scansano, perché, essendo il Grossetano un territorio palustre in estate si verificavano epidemie di malaria. Questo spostamento veniva chiamato “estatatura”, e si è interrotto solo intorno al 1935 dopo che Mussolini ordino la bonifica di queste terre.

Museo archeologico: Piazza Baccarini, aperto 9-13/16-19, Lunedì chiuso.
Museo di storia Naturale: Via Mazzini, aperto nei giorni feriali 9-12.30/16-19, giorni festivi 9-13, Lunedì chiuso.
Acquario comunale: Vallo degli Arcieri, da aprile a Giugno, da Settembre a Dicembre, aperto 9.30- 12.30/ 15.30- 18.30 Luglio, Agosto dalle 17.00 alle 23.00, lunedì e venerdì dalle 21.00 alle 23.00.

Fonte: www.provincia.grosseto.it

PITIGLIANO, SOVANA E SORANO, PARCO ARCHEOLOGICO “CITTA’ DEL TUFO”

Si parte dal periodo Etrusco, passando da quello Romano, attraverso il medio evo all’odierno.
Uscendo da Murci si svolta a destra sulla statale. Dopo 6 Km. si gira nuovamente a destra per Usi-Saturnia, dopo 500 m. a sinistra per le Rocchette di Fazio: paesino arroccato a picco sulla gola del fiume Albegna con Rudere di una fortezza Aldobrandesca, la porta del castello, il Palazzo dei Magistrati e per fine un edificio dedicato ad ospedale fondata nel 1330.
Si prosegue per Semproniano: classico borgo medievale situato su un colle dove si percorrono stretti vicoli e scalini fino a raggiungere il rudere della rocca Aldobrandesca. Da qui si continua passando Cattabbio e S.Martino sul Fiora. Si passa la necropoli di Sopraripa (del 3° e 2° secolo avanti Cristo) e sulla colina vicina, a Poggio Prisca si trova la tomba d’Ildebranda del 3° secolo, tomba grandiosa che testimonia la ricchezza in qui viveva l’aristocrazia locale nel periodo successiva alla conquista da parte dei Romani, e la tomba del Sileno con la sua singolare struttura circolare. Più indietro sullo stesso sentiero, il costone di roccia che si affaccia sulla Valle Bona mostra, dentro una tomba a camera, un caratteristico colombario, dovuto ad un uso successivo a quello etrusco. In epoca Romana le cellette erano usate per deporvi le urne cinerarie.

Sovana: paesino piccolissimo con tanta storia, unico nel suo genere.
Sorano, costruito su uno dei tanti speroni tufacei del fiume Lente, è un borgo medievale rimasto davvero intatto. La fortezza degli Orsini si presenta come un’opera importante dell’architettura medievale e rinascimentale. Nata come baluardo difensivo degli Aldobrandeschi fu in seguito inglobato nella costruzione della nuova fortezza ( 1380) degli Orsini. L’accesso al monumento è consentito da un ponte che attraversa un primo fossato. Al centro del bastione troviamo un portone ad arco, decorato dai leoni rampanti degli Aldobrandeschi e da orsi e rose degli Orsini.
Pitigliano, da prima posseduta dagli Aldobrandeschi, la quale residenza fortificata, dotata di tre torri circolari e potenti mura perimetrali passa alla famiglia Romana degli Orsini nel 1313. Questo edificio viene in parte abbattuto nel 1465 per far parte del palazzo nuovo degli Orsini, ancor oggi visibile al centro della cittadina, apertura dalle 10-13 alle 15-19 escluso Lunedì.
Pitigliano possiede anche una comunità Ebraica importante. La sinagoga è aperta dalle 10-12 alle 15-17 escluso il sabato.
Il museo Archeologico, aperto dalle 10-13 alle 16-19, escluso Lunedì.
Mercato il mercoledì.

Orto botanico e area faunistico Terra Rossa, info 0564 616039.

Le vie cave Etrusche sono percorsi scavati nel tufo. Partendo da Capisotto nel centro storico di Pitigliano si scende lungo la scalinata fino alla porta di Sovana e si sceglie il percorso da fare.
Ritorno verso Manciano: Presidio dei conti aldobrandeschi dal 1274, poi passato al potere degli Orsini, conquistato dai Senesi nel 1416 che ne rafforzarono la rocca e alzarono le mura, concesso alla famiglia dei Medici nel 1557 e in seguito ai Lorena nel 1783 che ne fecero il capoluogo (Montemerano, Saturnia e Capalbio).
Museo della preistoria e protostoria.

MONTE LABRO

In cima alla montagna si ha una vista stupenda sia sull’Amiata che sul Mar Tirreno, guardando in direzione di Scansano.
Nel parco faunistico è possibile osservare ungulati e lupi in grandi recinzioni.
Nel punto più alto della montagna si trova la torre di David Lazzaretti: profeta Amiatino, ucciso dalle autorità nel 1878 e fondatore di una comunità politica- religiosa, i Giurisdavidici.
Accanto a questa c’è il più importante centro Italiano per Buddisti. Il centro Merigar è un centro di meditazione e d’incontro. Fu fondato nel 1981 dal maestro di yoga: Chöghyal Nahmkai Norbu.

MONTE AMIATA

Sull’Amiata si può passeggiare all’infinito al fresco dei castagni e dei faggi, mentre d’inverno sono aperti gli impianti sciistici.
Arcidosso, proprietà degli Aldobrandeschi, passò sotto potere Senese nel 1331, per passare nel 1559 sotto dominio dei Medici. (mercato il martedì)
S. Fiora era il possesso più importante degli Aldobrandeschi, passato in mano ai Senesi nel 1439 (famiglia degli Sforza) per ritornare in mano ai Fiorentini nel 1633. Per visitare la Peschiera di Santa Fiora Tel 0564-977571. (mercato il 1° e 3° giovedì del mese)
Montenero e Montegiovi: affacciati sulla Val d’Orcia (patrimonio Unisco). Da qui si nota il cambiamento del paesaggio e l’inizio delle crete Senese.
Chi ama l’arte va a Seggiano dove si trova il Giardino di Daniel Spoerri: sculture su uno spazio di 15 Ha. tel. 0564 950457
Castell’Azzara: paese antichissimo dove, gli abitanti Etruschi di Sovana, venivano ad estrarre cinnabar dalle miniere. Nel medioevo sotto possesso dei Fiorentini. Per la riserva naturale del Monte Penna situato sul massiccio del Civitella (1107 m.), devi prendere contatto con il 0564-951032. Vitozza e un antico castello e abitato rupestre risalente al 12° secolo, abitato fino al 18° si presentava come un vero insediamento fortificato. All’interno delle mura si trovano oltre al castello una chiesa e numerose abitazioni scavate nel tufo.
Triana, con il suo antico borgo e l’importante castello che nel 1388 è passato dal potere Aldobrandeschi nelle mani dei Piccolomini, una potente famiglia Senese.

LA VAL D’ORCIA, PIENZA E MONTEPULCIANO

Da Murci si va a destra verso Roccalbegna, Arcidosso e a destra a Castel del Piano, Castiglione d’Orcia, Rocca d’Orcia, Bagno Vignoni e il castello di Ripa d’Orcia. Da qui si va a S. Quirico d’Orcia per proseguire per Pienza: città pappale di Pio secondo di grande interesse storico.
Da qui si va a Montepulciano dove si assaggia un D.O.C. Rosso di Montalcino (Vino prodotto con 70% d’uva san Giovese ) e s’intraprende il ritorno scendendo sulla Cassia in direzione di Roma. La cassia è una strada costruita durante l’impero Romano (220 avanti Cristo) per congiungere Siena e Roma.
Volendo, fate una deviazione, allo stabilimento termale di Bagni San Filippo. Aperto da Maggio ad Ottobre. Le acque, alcalina-sulfurea sgorgano da cinque sorgenti che hanno temperature da 25 a 52°C. Il Fosso Bianco è una larga formazione calcare ed è il punto più fotogenico di tutto l’Amiata.
Il ritorno continua verso Abbadia san Salvatore, Piancastagnàio, Santa Fiora e Roccalbegna.

SIENA

Viaggio impegnativo. Un consiglio è di prendere strade piccole ma pittoresche. Ci vogliono 90 min. per arrivare a destinazione.
Si esce da Murci sulla statale e sì svolta a destra fino a S. Caterina. Si prosegue a sinistra in direzione di Grosseto e per girare a destra dopo Vallerona verso Stribugliano. Si segue a sinistra, passando Castiglioncello, Seggiano e da Sasso d’Ombrone per poi scendere sulla N 223 a Campagnatico dove si svolta a destra per Siena.
Lasciate la macchina su un parcheggio a pagamento vicino al centro, che è zona pedonale e godetevi la vista dei palazzi storici, che anche durante l’estate, vi garantiscono l’ombra. Particolare la piazza in discesa verso il palazzo municipale, considerato l’opera più importante, non religiosa, dell’epoca rinascimentale.
Per uscire da Siena cerchi la Via Cassia ( N2) che si segue fino a Buonconvento che vale una fermata e poi verso Montalcino per assaggiare o acquistare un Brunello. Da lì si passa da Castelnuovo dell’Abate, Seggiano, Castel del Piano, Arcidosso, Triana, Roccalbegna e Murci.

LAGO DI BOLSENA

Dal Fantone si prende direzione Saturnia, Manciano, Pitigliano e ci si ferma a Bolsena, paese medievale, per continuare verso sud per Monte Fiascone dove, volendo, oltre a fare visita al paese si può fare un riposino sulla spiaggia o un tuffo nel lago. Il ritorno via Capodimonte,anche questo da vedere, Valentano e di nuovo Pitigliano.

Fonte: www.lagodibolsena.org

MARE D’ARGENTO

Da Murci si va in direzione di Scansano e dopo 5 Km si prende a sinistra per Ragnaie, dopo 1,5km si gira a destra , in un curvane secco si va di nuovo a sinistra: Acquilaia fino alla Marsiliana. Da qui di nuovo a destra fino a SS1 Aurelia, e poi a voi la scelta a sinistra verso l’Argentario o a destra verso la spiaggia dell’Osa dove è possibile noleggiare ombrellone e sdraia al bar o più avanti verso Talamone dove si trova l’ingresso del parco naturale della Maremma, strada della Canella, percorrenza impegnativa di tre ore. Si entra dalle 7.30 fino ad un’ora dopo il tramonto.
Sull’Argentario si trovano i porti mondani di Port Ercole e Porto Santo Stefano sovrastati dalle fortezze Spagnole.

L’acquario del centro didattico di Biologia Marina del Monte Argentario AQUARIUM, Via Lungomare dei Navigatori, 44, Porto Santo Stefano è aperto tutti i giorni dalle 17 alle 24 fino alla fine di Settembre. Tel 0564 815933, E-Mail: amasm@tiscalinet.it, Internet: www.acquarioargentario.com

Mercato a Porto Santo Stefano il Martedì, ad Orbetello il Sabato.
Ad Orbetello si trova la riserva naturale, Duna della Feniglia (056640019) e l’oasi WWF in Località Ceriolo (0564 820297).

ISOLA DEL GIGLIO

Dal 8 Giugno al 22 Settembre partenza da Porto Santo Stefano alle 7.55 – 10.45 – 14.10 –17.10 – 19.45 Il ritorno alle 6.15 – 9.20 – 12.20 – 15.50 – 18.30.
Per l’auto è consigliabile la prenotazione tel. 0564 810803.
La prenotazione equivale al 10% dell’importo totale.
La biglietteria è provvista anche dei biglietti per l’autobus sull’isola.

Fonte: www.isoladelgiglio.it

MINICROCIERA

Partenze giornaliere da Castiglione della Pescaia secondo due itinerari: isola d’Elba e giro dell’Arcipelago (Giannutri e Giglio) dal 22/04 al 30/09 con NAVIMAREMMA LINES Srl. Informazioni e prenotazioni 335 1232927
Da Porto s. Stefano con “Vega navigazione” si va verso Isola d’Elba, isola di Montecristo e Isola del Giglio. Informazioni e prenotazioni 0546 818022, 0564 813123, 335 7589445

PARCO NATURALE DELLA MAREMMA

Ingresso tutti giorni della settimana, da Alberese c/o visite, collegamento mediante bus per Pratini ogni ora dalle 9.00 alle 14.00, in uscita sino alle 18.00. Servizio guide su
prenotazione 0564 407098.

Itinerari:

  • Con guida: A1 Abbazia di san Rabano, impegnativo, 7 Km. partenza alle 8.00
  • A2 Torri, poco impegnativo, 5 Km. partenza alle 9.00 e alle 16.00
  • Senza guida A3 Le grotte, poco impegnativo, 8 Km.
  • A4 Cala di Forno, poco impegnativo, 12 Km.
  • A5 e A6: direttamente da Alberese
  • A7 La foce dell’Ombrone da marina di Alberese, non impegnativo.
  • A6 e A7 sono percorribili da disabili.

CAPALBIO

Paese caratteristico sul confine Laziale con castello del XI secolo.
In loc. Garavicchio si trova Il giardino dei tarocchi. Aperto dal 13 Maggio al 20 Ottobre dalle 14,30 alle 19,30 e dal 1° Novembre su prenotazione (tramite fax 0564 895700 per minimo 15 persone). Tel 0564 895122. Sculture di Niki de Saint Phale dedicato ai 22 arcani maggiori dei Tarocchi.

Riserva naturale WWF del Lago di Burano: aperto da Settembre ad Aprile, visite guidate la domenica con partenza alle 10 e alle 14.30. tel. 0564 898829.

Fonte: www.giardinodeitarocchi.it